E’ Inverno.  Le foglie colorate sono cadute ed ora stanno nutrendo la terra e la sua vegetazione,  contribuendo all’evoluzione della vita.  La natura si e’ibernata.  Con le temperature piu’ rigide, sembra che tutto il ciclo naturale sia in pausa.

L’antica divinita’ Italica, Giano, da cui prende il nome il mese di Gennaio, ha due volti che possono guardare avanti e indietro e rappresentano il passato e la capacita’ di andare verso il futuro.  Questo mito e’ un perfetto simbolo per la fase di transizione dal vecchio al nuovo, dalla fine di un periodo e all’inizio di un’altro, dandoci la certezza che in natura, nulla muore ma tutto si trasforma. 

Con l’arrivo dell’Inverno noi, come la natura, andiamo verso la fine di un ciclo.  Vediamo il passato ma guardiamo anche il futuro per progettare nuovi obbiettivi e nuove direzioni per la nostra vita.

La luce fuori cambia, tutto sembra piu’ bianco, e il contrasto con il cielo azzurro e pulito e’ spettacolare.  L’Inverno e’ una stagione magica.  Avanti al camino, con un bel bicchiere di vino rosso,  scaldiamo le nostre anime.

Come ha scritto Gandhi, “In un atteggiamento di silenzio l’anima trova il suo percorso in una luce piu’ chiara e cio’ che e’ sfuggente ed ingannevole si risolve in un cristallo di chiarezza.”

Ogni anno, con l’arrivo dell’inverno, il nostro organismo ha bisogno di piu’ calorie, piu’ energia per resistere alle temperature rigide.  Fortunatamente percepiamo un grande senso di gioia e comfort mangiando le delizie associate ai mesi piu’ freddi.  Che cosa potrebbe essere meglio dopo aver fatto una bella passaggiata in campagna o in montagna, di scaldarsi avanti il camino con una tazza di cioccolato caldo o mangiare con gusto un bel piatto di polenta?

Chi sa se quest’anno arrivera’, con il freddo, anche la neve a bassa quota?  Nonostante i suoi svantaggi, la neve crea una magica atmosfera, un tappetto bianco, come la scena di una favola. Con la neve anche i suoni si attutiscono, sembra tutto ovattato.  Il famoso poeta romano, Orazio, che scelse la Sabina per la sua casa, scrisse con entusiasmo: “Guarda la neve che imbianca tutto il Soratte e gli alberi che gemono al suo peso, i fiumi rappresi nella morsa del gelo.  Sciogli questo freddo, Taliarco, e aggiungi legna al focolare; poi versa vino vecchio da un’anfora Sabina.  Lascia il resto agli dei ”.  Sicuramente “CARPE DIEM”, la sua celebre frase e’ stata ispirata dalla sua bella vita trascorsa in Sabina.

 

Dai tempi antichi, le famiglie si riunivano avanti il focolare, il cuore della casa, dove si contemplava il significato di questo periodo dell’anno. Prima dell’avvento dell’intrattenimento elettronico, oltre a riscaldare e cucinare, il focolare era il luogo dove si raccontavano le storie e le leggende. Oggi l’inverno, avanti il camino, ci invita a rallentare il nostro ritmo e a godere la sua confortevole e rigenerante semplicita’.

Anche in questo periodo la natura ci da’ ancora tante cose belle da vedere, se prestiamo attenzione.  Tanti fiori e piante selvatiche che fioriscono solo con il freddo, e qui in Sabina, basta uscire di casa, per vederli.  La Scilla silvestre, la Pratolina, l’Anemone bianca, la Primula, la Pervinca, la Viola mammola e quella bianca, sono tra quelle piu’ comuni.

Dopo una bella passeggiata ed essersi rallegrati per aver visto tanti fiori spontanei ed aver assaporato con l’olfatto i profumi del bosco, o aver scoperto uno dei tanti bei Borghi in Sabina, come Casperia, Roccantica o Rocchette con il suo castello del dodicesimo secolo, e’ bello concludere nel miglior modo la giornata, cucinando all’aperto, insieme agli amici o alla famiglia in uno dei tanti spazi pubblici dedicati al picnic.

Al crepuscolo e con il buio, possiamo osservare il cielo invernale, come descritto dal famoso scrittore naturalista americano del 19 secolo, John Burroughs:   “In inverno le stelle sembrano aver riacceso i loro fuochi, la luna ha una figura piu’ trionfale ed il cielo indossa uno sguardo di una semplicita’ piu’ elevata.”

Carpe Diem e buon inverno a tutti!